10 regole per rendere il vostro team unito e collaborativo
Tantissimi lavoratori lasciano il proprio posto di lavoro ogni giorno a causa del proprio responsabile. Sì, troppo spesso un referente inadatto può comportare la perdita di risorse valide e indispensabili per l'azienda a causa del suo carattere e della sua mancanza di competenze relazionali.
Secondo Randstad, la prima ragione per cui i lavoratori scelgono di lasciare un’organizzazione è proprio legata al rapporto con i colleghi di livello superiore.
Proprio per questo motivo le aziende devono accelerare i propri processi di implementazione legati ai processi di selezione dei candidati manager affinché includano anche le doti relazionali.
Nella maggior parte dei casi, il ruolo di manager si conquista dimostrando esclusivamente le proprie competenze in ambito professionale, tuttavia dovrebbero essere invece valutate le abilità nella gestione di un team e nel dialogo super partes.
10 comandamenti dei manager
Per avere un team affiatato e collaborativo è importante lavorare quotidianamente per costruire un rapporto di fiducia e rispetto.
Ecco qui 10 comandamenti che ogni manager dovrebbe avere sulla propria scrivania.
rispetto per le proprie risorse che si traduce sia nel parlare a loro senza mai offendere o alzare la voce, sia capire quando “allentare la presa”, per esempio ci sono persone che al mattino faticano a rodare, meglio non fissare con loro meeting alle 8.30, ma aspettare metà mattina;
valorizzare ciascuna risorsa cercando di comprendere i loro punti di forza e di debolezza, garantendo continue opportunità di formazione e lasciando autonomia nella gestione dell’operatività quotidiana;
collaborare al fine di trovare sempre la migliore soluzione possibile e di stimolare un pensiero laterale senza incutere in nessuno il timore di essere giudicati;
ascoltare le proposte e le critiche costruttive da parte delle risorse, soprattutto da quelle con un pensiero diverso dal nostro così da riuscire a includere nel proprio ragionamento quante più variabili possibili;
premiare per i risultati raggiunti soprattutto se il premio previsto aziendalmente prevede solo un incentivo al responsabile, questo perché è corretto condividere le soddisfazioni con le persone che ci hanno permesso di conquistarle;
dedicare del tempo per esempio cercando di offrire il caffè oppure portando ogni tanto pizzette e brioches da godere parlando di argomenti scollegati dall’ambito lavorativo;
fare fronte unito perché un reparto deve avere la certezza di muoversi all’unisono e che al suo interno troverà sempre alleati;
favorire un ambiente inclusivo per esempio evitando battute di genere e cercando di costruire un clima sereno dove ciascuno sappia di essere accolto e accettato;
incentivare un dialogo sereno e comprensivo riguardante le tematiche di salute psico-fisica al fine di poter offrire sempre una spalla a cui poter spiegare eventuali disagi personali;
modulare i carichi di lavoro al fine di non creare continuamente colli di bottiglia e di permettere al proprio team di vivere correttamente l’equilibrio casa-lavoro (in maniera più esplicita: non siamo cardiochirurghi, non salviamo vite). I periodi di urgenze e intensi possono accadere, ma devono essere circoscritti in un arco limitato di tempo, se invece sono una costante vuol dire che c’è un problema di sotto organico o di cattiva organizzazione del tempo.
La regola più importante
I manager di area devono rendersi conto che il loro ruolo comporta oneri e onori. Sono responsabili del loro team e devono fare da scudo.
Purtroppo tanti responsabili, davanti al presidente o a clienti, non proteggono il proprio team, scaricando anzi la colpa su di esso.
Il controllo finale spetta proprio ai responsabili, per questo motivo, nel caso di un errore, è fondamentale prendersi la propria responsabilità. In seguito, in privato e senza smanie di rivalsa, si parlerà con il proprio team di quanto accaduto al fine di trovare insieme una soluzione.
Farsi carico di un reparto vuol dire riuscire anche accompagnarlo nel corso del tempo verso una crescita professionale e umana, dimostrando in prima persona rispetto e stima.
Il manager di oggi
Diciamolo apertamente: il boss prepotente non va più di moda. Lasciamo andare l’ignoranza e la presunzione e accogliamo l’empatia e la collaborazione. É da anni ormai che si parla di manager gentile: un responsabile in grado di comprendere le necessità del proprio team e di dare la giusta motivazione.
Quando viene affidato un ruolo di responsabilità è fondamentale prediligere un candidato in grado di fare da coach, di unire la squadra e renderla il più affiatata possibile. Un responsabile limitato alla sua area di azione professionale sarà da ostacolo agli altri e renderà molto più probabile un aumento del turnover di risorse umane.
Invece il candidato motivatore sarà in grado non solo di fidelizzare il proprio team, ma anche di attrarre nuovi talenti.
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